Rimborsi su carte revolving
Casi reali di contenziosi bancari
Il caso di Ciro
Su un saldo negativo di una risalente carte revolving, la società cessionaria del credito chiese ed ottenne dal Giudice di Pace di Napoli un’ingiunzione di pagamento dell’importo di circa € 3.500,00.
Notificato tardivamente, il decreto ingiuntivo venne opposto contestando – nel merito – la titolarità del credito portato dalla cessionaria; in modo particolare si contestava l’insufficenza probatoria dell’estratto pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica per l’impossibilità di individuare, nell’operazione di cessione in blocco dei crediti, il contratto sottoscritto all’epoca da Ciro.
Il Giudice di Pace di Napoli ha accolto la prodotta opposizione. Nella sua sentenza, ha prima dichiarato l’inefficacia del decreto ingiuntivo per la tardiva notifica e poi, entrando nel merito della questione, ha stabilito che la cessionaria non aveva fornito alcuna prova valida del proprio diritto. La semplice produzione di un avviso di cessione generico pubblicato in Gazzetta Ufficiale è stata ritenuta del tutto insufficiente.
In tal modo Ciro ha “risparmiato” l’importo di € 3.515,54 oggetto dell’ingiunzione
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